Invito a festa

Luca 14:15-24

“Ecco i propositi di Dio per salvare dalla miseria morale e spirituale. Questo è paragonato a una grande festa: cibo abbondante, divertimento, piena soddisfazione.

1. Perché una grande festa
L’evangelo non è noioso, sgradevole, di scarso interesse, ma entusiasmante e soddisfacente “L’Eterno degli eserciti preparerà su questo monte a tutti i popoli un banchetto di cibi succulenti, un banchetto di vini vecchi, di cibi succulenti pieni di midollo, di vini vecchi e raffinati” (Is.25:6).

a. E’ gratuito. E’ totalmente un dono. Egli sa che non è alla nostra portata, che nessuno la può mai guadagnare o esserne degno. Ci invita gratuitamente perché lo fa soltanto per amore. Non devi pagare per entrare!
b. Ha un costo. Proprio perché non dobbiamo pagare, ha un grande costo per chi l’organizza. L’Evangelo è gratuito, ma è costato il sacrificio di Gesù! Perché l’ha fatto? Solo per amore.
c. C’è abbondanza. “Io sono venuto perché abbiate vita, una vita vera e completa”; “il regno di Dio non è mangiare e bere, ma giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo” (Rom.14:17), cioè appropriato cibo spirituale.
d. Produce comunione. Non ci si sente più soli e abbandonati.

2. Perché non puoi mancare
a. Tutto è pronto (v.17). “Vi sia dunque noto, fratelli, che per mezzo di Lui vi è annunziato il perdono dei peccati’ (Atti 13:38); “io vi do la pace, non come quella che vi dà il mondo, una pace vera e profonda”;
b. Tutti sono invitati: “i poveri “, che vivono di avanzi raffermi, che non hanno mai partecipato ad una festa soddisfacente. “i mutilati”, nello spirito, con la coscienza lacerata, privi di libera volontà (tossicodipendenti). “gli zoppi”, che non camminano come si dovrebbe, “i ciechi”, che sono nelle tenebre, e non sanno dove vanno e non vedono i pericoli.
c. C’è ancora posto (v.22). Non cerchiamo scuse: “Ho qualcos’altro da vedere” (v.18). “Ho qualcos’altro da fare” (v.19). “Ho qualcos’altro da godere” (v.20).

V.M.